domenica 16 giugno 2019

Un compagno di vita

Questo post è un po' triste, vi avviso...martedì scorso se n'è andato per sempre il mio micione, Goldrake, dopo ben 19 anni di affetto e coccole, dispetti e peli ovunque.
Già da qualche giorno soffriva molto, probabilmente un malanno ai reni o all'intestino, aggravato dall'età. Non ho voluto prolungare ulteriormente la sua sofferenza; nonostante lui si lamentasse molto poco era evidente che stava tanto male. Negli ultimi 2 giorni non mangiava né beveva più, ci guardava cercando aiuto.
Martedì, poco prima di portarlo dalla veterinaria, l'ho ringraziato infinite volte per tutto il suo affetto, e per esser stato con me così tanto. Qualche mese fa feci un patto con lui: "so che sei vecchietto e malaticcio, ma cerca di star bene almeno fino a fine scuola...non vorrei studiare con un lutto sulle spalle!".
Ha mantenuto il patto, l'ultimo giorno di scuola ha avuto il tracollo iniziale; poi tutto è peggiorato velocemente.
Ora mi aspettano gli esami di maturità, come già accennato, e riesco a studiare nonostante il dolore di questa perdita. In linea di massima sto benone, ma ci sono momenti in cui lo cerco con lo sguardo sulla sua poltrona, per terra, sul mio letto, e piango pensando alle nostre coccole. Ricordo tutte le volte che mi sono sentita giù o arrabbiata per qualcosa e mi bastava guardare lui per stare meglio.
Arrivederci tesoro mio, spero di rivederti presto!
Linea allo studio.








martedì 4 giugno 2019

La maturità, quella vera

Siamo alla resa dei conti...dopo 3 anni di scuola serale darò prova delle mie capacità e di ciò che ho acquisito negli esami di maturità. Onestamente sono agitata, mi rendo conto che io ed i miei compagni abbiamo grosse lacune in materie fondamentali, ma sono anche fiduciosa che ciò che abbiamo appreso sarà più che sufficiente per superare gli esami ed uscire vittoriosi dall'Istituto Marco Polo. 
In effetti, tutte queste nozioni non sono altro che una base sulla quale poi io potrò costruire la mia esperienza lavorativa ed aggiungerne di nuove.
A fine mese mi sentirò più libera, avrò più tempo da dedicare alla Protezione Civile, a leggere, all'attività Buddista, al Burlesque...e ad un corso di fotografia.
Ma ho anche l'intenzione di mettermi subito alla ricerca di un lavoro che risponda alle mie aspettative; ci ho pensato molto in questi ultimi 2 anni e da poco sono giunta alla conclusione che mi piacerebbe lavorare per cambiare concretamente l'impatto ambientale dell'essere umano, magari utilizzando lo strumento artistico. Sono convinta che lo spettacolo (teatro, musica live, ecc) può contribuire in modo decisivo, data l'influenza che ha sul pubblico.
Nel frattempo...studio e lavoro! Con immensa gratitudine per l'esperienza quotidiana che mi offre il mio attuale lavoro in ospedale, mi preparo al mio futuro.
Per ora, passo e chiudo.

venerdì 11 gennaio 2019

Sudafrica 2017: diario di viaggio, 8

24/01/17 - 30/01/17
Ultimi giorni di vacanza a Cape Town. D'obbligo un giro a The Neighbourgoods Market, il mercato del sabato di The Old Biscuit Mill, sulla spiaggia di Muizenberg ed in centro città.
Al mercato naturalmente abbiamo mangiato, ma anche quello che abbiamo visitato a Muizenberg in occasione di un dopo cena organizzato a casa di una vecchia amica, Dominique. In quest'ultimo ho mangiato i falafel più buoni della mia vita!
Il nostro alloggio, trovato con Airbnb, è piccolino ma pulito, in una bella zona poco lontana da Wynberg e l'auto a noleggio è una Sondero bianca. Il primo giorno dedicato al riposo; serata in casa, mamma ha cucinato, io ho provato a studiare e papà l'abbiamo piazzato davanti ad un film sul tablet.
Un pranzo da Pane e Vino non è mancato e sulla strada ci siamo fermati a visitare il parco Eagle Encounters, dove vengono salvati e curati uccelli rapaci o comunque particolari...
Un altro pranzo in questi giorni è stato all'Italian Club per incontrare il capogruppo Alpini di Cape Town, che ci ha raccontato le sue avventure di 50 anni vissuti in Sudafrica.
Io sono riuscita a partecipare ad un incontro dalla mia compagna di fede Khosi, proprio domenica mattina, prima della nostra partenza, mentre mamma e papà con Massimo e Maroezka hanno visitato il parco botanico di Kirstenbosch. 
Inutile dire che i saluti sono stati tremendi! Da ricordare: la mia influenza è guarita nel giro di 2 giorni, papà prima ed io subito dopo ci siamo scottati le labbra con il sole; i dolori di schiena di mamma sono svaniti.
Abbiamo lasciato l'alloggio più in ordine che potevamo, tanto che la coppia che ce l'ha affittato ci ha fatto i complimenti!
Ecco, questa nostra fantastica avventura è finita, e già non vedo l'ora di tornare...mamma e papà hanno dichiarato che sarebbe stata l'ultima (a causa delle ore di viaggio in aereo, troppo pesanti) ma ne dubito!
Perciò, per ora a voi la linea!
Ha scelto proprio me!
Yummi! Falafel buonissimi a Muizenberg


Tre civette sul comò...

Spritz a Cape Town


Sudafrica 2017: diario di viaggio, 7

23/01/17
Siamo in volo verso Capetown. Dopo una notte al Mtentu Lodge, molto "selvaggio" ma carino, siamo andati a Durban, città superaccessoriata di 2 milioni di abitanti. Per arrivare al Mtentu Lodge abbiamo dovuto fare una strada se possibile ancora più sterrata delle precedenti! Il tempo non era granchè ma c'era caldo. Abbiamo dormito in 2 bungalows, mamma e papà in uno e noi tre in un altro con un letto matrimoniale e uno a castello, tra l'altro con un separè che ci concedeva un po' di privacy. Bagni e docce in comune e raggiungibili attraverso passerelle, naturalmente. Appena arrivati, dopo una doccia siamo andati a conoscere il proprietario, Russell e abbiamo bevuto una birretta. La sera una buona cena sulla terrazza esterna, con camino acceso! A letto presto, non prima di aver conosciuto gli altri ospiti (un gruppo di colleghi di lavoro di Port Edward). A questo proposito aggiungo brevemente una informazione: il Lodge è spesso frequentato da gruppi di dipendenti di grandi aziende, che regalano questi soggiorni (dal weekend alla settimana intera) mascherati da premi per promuovere i rapporti interpersonali. In particolare questo Lodge è situato in una zona ottima per fare trekking, canoa, tuffi ed arrampicata, per questo molto sfruttato in questo senso.
Il mattino dopo, una buona colazione, saluti a Russell e collaboratori nonchè agli altri ospiti e via verso Durban. Dato che la preoccupazione per la strada sterrata che porta verso la provinciale di mamma era grande, io e lei siamo partite prima a piedi per salire in auto dove le buche e le cunette erano meno impegnative.
L'alloggio di Durban era molto carino, una casa privata con tre camere, cucina e salotto tutta per noi; Tv satellitare (per la gioia di papà che si è guardato tutti i TG di Rai International) e wi-fi.
Abbiamo visitato la città ogni giorno, ma il più intenso è stato il primo ad un mercato della città grande quanto un borgo di Verona dove abbiamo potuto ammirare i graffiti di una famosa artista di Cape Town, Faith 47; il famoso stadio che ha una cabina mobile appesa per vederlo dall'alto (e che non abbiamo potuto sfruttare per lavori di manutenzione), musica Jazz in un localino fantastico, il mercato dell'ex ippodromo (Stables Market) dove abbiamo anche speso qualche Rand.
Non è mancato un citysightseeing e la visita alla zona turistica di North Beach, dove ci sono Hotel a 5 stelle ed un pontile nuovo che nell'architettura ricorda lo scheletro di una balena; sul litorale più meridionale (il famoso Golden Mile) abbiamo incontrato artisti della sabbia incredibili ed abbiamo visitato il parco acquatico uShaka e gli Hanging Gardens che pare siano stati costruiti dagli italiani (ma non è notizia confermata).
Dopo un ultimo giro nella parte sud della città, abbiamo consegnato la Duster e siamo saliti sull'aereo!
Il bar del Mtuntu Lodge
L'interno del nostro Bungalow dal balcone



Vista dal balcone del Bungalow
Moses Mabhida Stadium
Uno dei graffiti dell'artista Faith 47
Immagini degli Hanging Gardens sul Golden Mile
Il pontile sulla North Beach
Opere di sabbia