martedì 23 giugno 2020

Fase 3 (o quasi)

È passato più di un mese dall'ultima sessione di riordino e nel frattempo la "fase 2" è entrata nel pieno, anzi qui in Veneto siamo già quasi alla 3. L'unità Covid dell'ospedale dove lavoro ha chiuso: il primo reparto a chiudere è stato il mio, dopo circa una settimana è stato chiuso il secondo nel quale comunque nel frattempo avevo sostituito la collega, e mentre noi tornavamo alla "normalità" anche il terzo reparto ha dimesso gli ultimi pazienti risultati negativi. Non serve dire che lavorare solo con i dispositivi base (mascherina, guanti e se necessario camicione in carta-tessuto) è decisamente meglio.
pronta per entrare in reparto Covid...

Se ci aggiungo che le lezioni online di pilates sono tornate ad essere dal vivo e che invece online ho seguito delle lezioni per risvegliare la Dea che è in me con l'aiuto di coreografie create con mudra di Odaka Yoga, chiamate "flussi"; che ho fatto due sedute dall'osteopata e qualche giretto in moto, oltre che realizzare un paio di lavoretti "geometrici" a perline, direi che il mio vivere è migliorato notevolmente. 
Sono anche orgogliosa di aver partecipato in piccola parte ad alcune iniziative per aiutare gli artisti che durante il lockdown non hanno lavorato ma hanno comunque fatto tanto per allietarci tutti: ho inviato un'offerta a Luciano Rosso, un mimo-attore-ballerino-coreografo argentino pazzesco (vale la pena vedere i suoi video), ho votato la mia canzone preferita nell'iniziativa ilovemyradio che coinvolge le radio più famose italiane ed infine ho offerto qualcosa anche per aiutare un locale in cui io con la scuola di Burlesque ho fatto ben due saggi, in occasione di una splendida serata all'insegna del varietà e del Burlesque; rimane un'offerta che ho intenzione di fare per l'iniziativa degli Elio e le Storie Tese voluta dal Trio Medusa: un concerto speciale degli Eli di nuovo insieme a Bergamo SOLO se si raggiungerà la cifra di 100mila Euro, per aiutare gli artisti che sono rimasti fermi e quindi non hanno guadagnato (teatro, cinema, musica).

Ma parliamo del riordino. Dato che da maggio si è potuto ricominciare a spostarsi liberamente all'interno della propria regione, sono riuscita a tornare nella casa di montagna e ho ripreso da dove avevo lasciato. Ho aperto le scatole che contenevano i komono vari e partendo da quelli del bagno è iniziata la mia cernita. È stato bello ritrovare oggetti che non ricordavo di avere e scegliere quelli da cucina anche sulla base del mio attuale modo di cucinare e mangiare. Alcuni li ho potuti regalare ad una giovane famiglia che ha acquistato e sta sistemando una proprietà accanto a noi e loro hanno accettato volentieri, visto che comunque per una seconda casa nuova di zecca si dovrebbero comprare un sacco di cose in più. 
Sistemati i komono sono passata ad uno dei passaggi più delicati: i supporti audio e video. Mi ci son voluti per 3 pomeriggi pieni (e mancano quelli che ho qui!); ho buttato più di cento VHS registrate dalla tv e circa 300 musicassette, sempre registrate. Ho tenuto giusto qualche VHS originale presa a suo tempo a Londra e qualche MC sia originale che registrata (tipo con musica afro, tipo Cosmic per capirci); queste ultime poi le riverserò in formato digitale. Considerando che per me sono state e sono tutt'ora delle parti importanti della mia vita, il fatto che mi sia costata meno sofferenza di quel che pensavo è decisivo per capire quanto sia liberatorio e necessario l'atto di riordinare. Ho ringraziato tutto quel materiale, e non nascondo che ho avuto momenti di profonda nostalgia ricordando i fatti che circondavano alcune registrazioni, ma anche questi momenti sono stati ringraziati e salutati per sempre.
La mia camera mansardata sta veramente ricominciando a respirare!
Al prossimo aggiornamento, vi cedo la linea.