venerdì 11 gennaio 2019

Sudafrica 2017: diario di viaggio, 7

23/01/17
Siamo in volo verso Capetown. Dopo una notte al Mtentu Lodge, molto "selvaggio" ma carino, siamo andati a Durban, città superaccessoriata di 2 milioni di abitanti. Per arrivare al Mtentu Lodge abbiamo dovuto fare una strada se possibile ancora più sterrata delle precedenti! Il tempo non era granchè ma c'era caldo. Abbiamo dormito in 2 bungalows, mamma e papà in uno e noi tre in un altro con un letto matrimoniale e uno a castello, tra l'altro con un separè che ci concedeva un po' di privacy. Bagni e docce in comune e raggiungibili attraverso passerelle, naturalmente. Appena arrivati, dopo una doccia siamo andati a conoscere il proprietario, Russell e abbiamo bevuto una birretta. La sera una buona cena sulla terrazza esterna, con camino acceso! A letto presto, non prima di aver conosciuto gli altri ospiti (un gruppo di colleghi di lavoro di Port Edward). A questo proposito aggiungo brevemente una informazione: il Lodge è spesso frequentato da gruppi di dipendenti di grandi aziende, che regalano questi soggiorni (dal weekend alla settimana intera) mascherati da premi per promuovere i rapporti interpersonali. In particolare questo Lodge è situato in una zona ottima per fare trekking, canoa, tuffi ed arrampicata, per questo molto sfruttato in questo senso.
Il mattino dopo, una buona colazione, saluti a Russell e collaboratori nonchè agli altri ospiti e via verso Durban. Dato che la preoccupazione per la strada sterrata che porta verso la provinciale di mamma era grande, io e lei siamo partite prima a piedi per salire in auto dove le buche e le cunette erano meno impegnative.
L'alloggio di Durban era molto carino, una casa privata con tre camere, cucina e salotto tutta per noi; Tv satellitare (per la gioia di papà che si è guardato tutti i TG di Rai International) e wi-fi.
Abbiamo visitato la città ogni giorno, ma il più intenso è stato il primo ad un mercato della città grande quanto un borgo di Verona dove abbiamo potuto ammirare i graffiti di una famosa artista di Cape Town, Faith 47; il famoso stadio che ha una cabina mobile appesa per vederlo dall'alto (e che non abbiamo potuto sfruttare per lavori di manutenzione), musica Jazz in un localino fantastico, il mercato dell'ex ippodromo (Stables Market) dove abbiamo anche speso qualche Rand.
Non è mancato un citysightseeing e la visita alla zona turistica di North Beach, dove ci sono Hotel a 5 stelle ed un pontile nuovo che nell'architettura ricorda lo scheletro di una balena; sul litorale più meridionale (il famoso Golden Mile) abbiamo incontrato artisti della sabbia incredibili ed abbiamo visitato il parco acquatico uShaka e gli Hanging Gardens che pare siano stati costruiti dagli italiani (ma non è notizia confermata).
Dopo un ultimo giro nella parte sud della città, abbiamo consegnato la Duster e siamo saliti sull'aereo!
Il bar del Mtuntu Lodge
L'interno del nostro Bungalow dal balcone



Vista dal balcone del Bungalow
Moses Mabhida Stadium
Uno dei graffiti dell'artista Faith 47
Immagini degli Hanging Gardens sul Golden Mile
Il pontile sulla North Beach
Opere di sabbia


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