lunedì 28 maggio 2012

Ricominciamo!

Eccomi qui oggi, per lanciare qualche spunto...riprendo un momento il discorso del penultimo post, riguardo la ricerca di lavoro e la confusione. Vorrei spiegare che il mio caos era ed è dovuto ai numerosi stimoli che ricevo dall'esterno. Attenzione, però, questa non è un'accusa o una lamentela, ma una presa di coscienza...insomma, io tendo a farmi influenzare da un sacco di consigli, spunti e quant'altro. E perdo di vista il mio principale obiettivo, lo scopo del mio impegno. Perchè sulla base di tutti questi stimoli, (peraltro razionalmente molto logici e sensati) io comincio a girare, roteare, come una trottola...ma disperdo preziosa energia e non concludo niente di concreto. Così, non sapendo come comportarmi in merito, data la fortuna di conoscere e praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin, mi sono fatta dare una "raddrizzata" da una persona di grande esperienza, di grande cuore e della quale mi fido ciecamente. Ora, con una determinazione diversa (ichinen in buddese) mi rimetto al lavoro. Al centro c'è di nuovo il mio scopo, la mia priorità di lavorare, ed ho anche le idee chiare su cosa voglio fare e dove voglio andare!
Questo lo racconto per creare un'occasione di scambio opinioni...le domande che mi nascevano erano: fino a quanto devo "accontentarmi" di un qualsiasi lavoro offerto? Quanto credo nelle mie capacità e qualità? Quanto sono disposta a sforzarmi e mettermi in gioco per migliorare qualsiasi situazione lavorativa mi si presenti?
Fondamentalmente sono convinta che ciascuno di noi ha diritto a pretendere il meglio per se stesso ma deve anche esser disposto a mettersi in gioco. Ed io non avevo nessuna voglia di farlo. Più che altro avevo una gran paura...di non esser all'altezza o, peggio, di non meritarmelo. Ma alla fine sto approfondendo (cosa molto difficile) il concetto di "creare valore" nel posto dove sono e nel presente. Qui ed ora. In poche parole, qualsiasi lavoro io trovi, so che per esserne fiera ed affrontarlo con gioia devo sforzarmi di farlo bene, di migliorarmi ogni giorno, al punto da far sentire la mia mancanza se mai un giorno me ne andassi. Deve essere un trampolino di lancio per la mia "rivoluzione umana", per la realizzazione dei miei sogni.
Insomma, il segreto sta nel non sentirlo come un passaggio doloroso e pesante, ma come una preziosa esperienza di vita, un'occasione di crescita personale e professionale, perchè no.
Tutto questo supportato da continue azioni indirizzate (semina di CV, ricerca di annunci, informazioni ai conoscenti ed amici), Daimoku (preghiere buddiste), studio (l'allenamento mentale è prezioso!), qualche impegno utile (con la squadra della Protezione Civile e le attività con i miei amati compagni di fede), gratitudine per la buona salute e la fortuna di avere ancora i genitori e tanto tanto ottimismo.
L'ottimismo è fondamentale, visto che i media (tv, giornali, radio) ci martellano ogni giorno di notizie alquanto negative...ma quelle sono solo uno dei 2 lati della medaglia! E nessuno se ne ricorda! Con la crisi si sono risvegliati la creatività e l'altruismo delle persone. E per una morte da suicidio che ci addolora, c'è la nascita di una nuova attività, fresca, giovane e all'insegna della sostenibilità ecologica. Per ogni licenziamento o cessata attività, c'è una nuova idea per vivere più sani e gioiosi. Ed io son contenta di sentirne parlare, ascoltando spesso "Caterpillar", il programma di Radio2, leggendo i blog ed i siti di cui già ho inserito i link...Insomma, di voglia di fare ce n'è, le aziende che cercano personale sono più esigenti, ma questo deve servire da stimolo per noi disoccupati, a migliorarci ed allargare le nostre vedute e credere nelle nostre capacità!
Prima di chiudere vi lascio questo link, io l'ho trovato molto interessante!
PNL
Per ora è tutto, a voi studio!

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